A Quarto Oggiaro in cantiere una nuova esperienza di fraternità che nasce dall’incontro tra il desiderio di condivisione e accoglienza di alcune famiglie milanesi, l’entusiasmo ed il carisma di Padre Giuseppe Bettoni e la Fondazione Archè.
“Un luogo di bene comune. Un’esperienza di fraternità. Che accolga nello stesso abbraccio – dentro la stessa casa, a vivere insieme – dieci mamme «fragili» con i loro figli, quattro o cinque «famiglie accoglienti», i Sacramentini di San Pier Giuliano Eymard. E che sia aperta a quanti vogliono condividere – per un’ora o per una vita – il cammino spirituale, la vocazione educativa, l’impegno culturale e civile di questa fraternità in gestazione. A partire dai “vicini di casa” di Quarto Oggiaro. Perché è qui, in via Lessona 70, al confine fra Milano e Novate – dove le Serve di Gesù Cristo avevano una scuola per l’infanzia, ora chiusa – che sta nascendo CasArché.CasArché: luogo di bene comune.
«L’idea di CasArché – racconta padre Bettoni – nasce dalla confluenza di tre “torrenti”: i 25 anni di vita nelle “periferie esistenziali”, con Arché; i miei molti anni di vita come pastore a Milano; e il fatto di essere sacramentini, chiamati a vivere l’Eucaristia come mistero celebrato e contemplato che genera servizio e condivisione con i poveri. Dall’esperienza di vita, dalla preghiera, dallo studio – e da “sorgenti” che sono, in particolare, il Vangelo di Giovanni, gli Atti degli Apostoli, san Francesco d’Assisi – nasce questo progetto di fraternità che unisce tre soggetti: i sacramentini, le famiglie accoglienti – ma siamo aperti anche ai single – e le mamme in difficoltà con i loro bambini. La vita comune dei religiosi si apre dunque ai laici, ma nel rispetto delle esigenze della vita familiare.
A unirci non saranno la “struttura comunitaria”, gli orari, gli spazi o la cassa comune, che infatti non faremo – faremo invece un fondo comune per sostenere i progetti di CasArché: a unirci sarà la vita fraterna, che nasce dal riconoscerci fratelli e sorelle in umanità.». continua a leggere l’articolo su Avvenire.it >>
Per saperne di più:
CasArché sorge a Quarto Oggiaro e si presenta al territorio come un progetto innovativo che interessa 3 ambiti: la comunità mamma bambino, le famiglie accoglienti, l’impresa sociale.
La comunità mamma e bambino: CasArché accoglierà 10 nuclei mamma e bambino con disagio sociale inviati dai Servizi Sociali che saranno accompagnati da un’equipe educativa per un percorso finalizzato ad aiutare le donne a restituire equilibrio alla relazione con se stesse e con i propri figli. Oltre al recupero psicologico e agli accudimenti primari (casa, cibo, vestiario, scuola, salute,…), le mamme saranno affiancate nel mettere le basi per un’autonomia abitativa e lavorativa.
Le famiglie accoglienti: CasArché prevede la presenza, in altri appartamenti della struttura, di alcune famiglie “accoglienti” (inizialmente saranno 4) con l’obiettivo di creare una rete di sostegno, di scambio e di condivisione per i nuclei mamma e bambino. Questa prossimità accomuna sogni e bisogni di chi, all’interno di una relazione di reciprocità, è disposto a lasciarsi trasformare.
L’impresa sociale: Nell’ottica di contribuire all’autonomia delle mamme e per una maggiore sostenibilità del progetto si intende sviluppare un’attività produttiva (pasticceria – gelateria) che possa offrire opportunità di inserimento lavorativo.
Il nostro sogno: È quello di realizzare un luogo aperto all’accoglienza e alla condivisione con coloro che si sentono emarginati, non accolti, segnati dalla vita, dove possono trovare il cammino verso una vita più giusta. Questo sarà possibile grazie a un percorso che prevede l’inserimento lavorativo, il rafforzamento dei legami familiari e l’apertura alla cultura della cittadinanza solidale. Infatti CasArchè sarà crocevia di proposte socioculturali da offrire al territorio metropolitano.