Gesù e la donna siro-fenicia: dagli incontri abbiamo da imparare, bisogna lasciarsi permeare da quello che vediamo e ascoltiamo. Anche Gesù lo ha sperimentato. Qui la riflessione di don Alberto Bruzzolo all’incontro dell’11 Febbraio a partire dalla Parola e attraverso Evangelii Gaudium:
Lettura: Marco (7,24-30).
Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
Mi è venuto in mente questo brano perchè è un episodio che mi suggerisce la capacità di Gesù di imparare: negli incontri che ha fatto ha imparato anche a cambiare la sua strategia. (…)
Gesù concede la briciola, […la madre] torna e trova la bambina guarita. Da qui in avanti Gesù comincia a predicare il vangelo anche in zone non ebraiche, farà la seconda moltiplicazione dei pani in territorio non ebraico. Quindi accoglie e fa sua la provocazione di questa donna: gli ha detto che le briciole dell’amore di Dio sono per tutti, poi non sono le briciole, infatti moltiplicherà i pani in zona straniera.
E’ interessante come Gesù a partire da questo incontro cambi in parte la sua “strategia” missionaria, ha fatto tesoro di questo scambio e ha modificato la sua prassi evangelizzatrice. L’altro ieri mi è venuto in mente un altro testo mentre ero a Roma per i 30 anni di messa coi miei compagni, siamo andati a fare un incontro con padre Rupnik nella cappella Redemptoris Mater, dove ci sono due mosaici in parallelo: da una parte la donna che entra in casa di Simone e bagna con le lacrime i piedi di Gesù (Gesù seduto e la donna chinata sui suoi piedi) e dalla parte opposta in parallelo si vede la scena dell lavanda dei piedi che Gesù fa ai soi discepoli (stessa scena ma Gesù chinato suoi piedi dei discepoli).
Un’intuizione molto interessante: Gesù che ha visto fare su di sé questo segno da parte della donna, e tra l’altro la osanna per la sua grande fede e il suo grande amore, e poi esprime il suo grande amore ai discepoli lavando loro i piedi. Mi azzardo a dire che ha imparato da questa donna il gesto del lavare i piedi.
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