“Come ieri, Dio continua a cercare alleati, continua a cercare uomini e donne capaci di credere, capaci di fare memoria, di sentirsi parte del suo popolo per cooperare con la creatività dello Spirito. Dio continua a percorrere i nostri quartieri e le nostre strade, si spinge in ogni luogo in cerca di cuori capaci di ascoltare il suo invito e di farlo diventare carne qui ed ora.
Parafrasando sant’Ambrogio nel suo commento a questo brano possiamo dire: Dio continua a cercare cuori come quello di Maria, disposti a credere persino in condizioni del tutto straordinarie. Il Signore accresca in noi questa fede e questa speranza.” Papa Francesco, omelia, Santa Messa nel parco di Monza, 25 Marzo 2017 .
Il logo, ideato da Adriano Attus e da Luca Pitoni, si ispira alla frase biblica degli Atti degli apostoli, scelta dal cardinale Angelo Scola come titolo della visita di Papa Francesco alle terre ambrosiane: “In questa città io ho un popolo numeroso, dice il Signore” (At. 18,10).
L’idea di popolo è rappresentata nel logo dalle mani che si tendono verso il Papa. Mani che sono anche ali angeliche, ali delle colombe della pace, ma che nel loro insieme raffigurano il profilo del Duomo. Un profilo che ricorda anche le montagne che caratterizzano le zone nord della Diocesi di Milano.
Il popolo, i fedeli, dalla terra con le loro mani aperte vanno verso il Santo Padre, che – nella parte superiore del logo tutti abbraccia. L’abbraccio del Papa diventa anche un sorriso.
E la composizione delle due parti del logo delinea – al centro – una croce. In questo logo è raffigurata l’osmosi tra la città e il Papa. «Abbiamo voluto rendere al massimo la semplicità auspicata da Francesco, togliendo dal logo ogni riferimento all’apparato liturgico – commentano Attus e Pitoni –. Tutta Milano, quella religiosa e quella laica, tende le proprie mani, che rappresentano anche il Duomo, al Papa, che abbraccia, sorride e dona speranza e pace a tutti».