8 Luglio, oggi si ricordano Aquila e Priscilla e la loro amicizia con Paolo di Tarso. Una coppia di tessitori che oltre a lavorare si impegna tra i credenti. Una casa accogliente e una coppia che si mette a disposizione come serve: ospitando Paolo, accompagnandolo fino a Efeso, introducendo i primi cristiani alla fede. Li immaginiano come gente concreta, gioiosa ma anche molto umana, alle prese (come tutti noi) con le faccende di ogni giorno. Oggi è anche un po’ la nostra festa.
La Parola
Molti saluti nel Signore vi mandano Aquila e Priscilla, con quelli che nella loro casa si adunano, dei quali sono ospite. Cor 16, 19)
Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù: per salvare a me la vita, essi hanno rischiato la testa. […] Salutate anche la comunità che si raduna in casa loro. Rm 16, 3-5
La storia
Aquila e Priscilla ( sono due collaboratori di Paolo, a lui molto cari. Li incontriamo per la prima volta a Corinto durante il secondo viaggio missionario dell’Apostolo, che intuì subito le buone qualità dei due coniugi e il contributo che potevano dare alla sua difficile missione. Poiché entrambi erano fabbricanti di tende, diedero a Paolo, che faceva lo stesso mestiere, la possibilità di lavorare e di procurarsi il necessario per vivere senza essere di peso a nessuno durante l’anno e mezzo che rimase a Corinto.
Quando poi decise di tornare in Siria, Aquila e Priscilla lo accompagnarono fino a Efeso, dove si fermarono dedicandosi a istruire nella catechesi cristiana il giudeo-alessandrino Apollo, che era versatissimo nelle Scritture, ma ignorava alcuni punti essenziali della nuova dottrina. Probabilmente furono loro a battezzarlo prima che egli partisse per Corinto. A Efeso misero la loro casa a disposizione della comunità per le adunanze del culto, facendone una “chiesa domestica”. Leggi di piu su Famigliacristiana.it>>
L’arte
Il tema centrale è richiamato dal drappo rosso che campeggia al centro dell’icona e congiunge i coniugi con Paolo: segno dell’unico Amore che è alla radice della vocazione al matrimonio come della vocazione al sacerdozio ministeriale.
Alcuni elementi significativi:
La casa… il luogo dove si vivono le relazioni più significative, dove
si costruisce la santità nella vita quotidiana, l’abitare è il luogo dell’incontro tra vocazioni diverse
la porta della casa è aperta… la famiglia di Aquila e Priscilla è una famiglia accogliente
il telaio… la famiglia di Aquila e Priscilla è una famiglia accogliente e operosa.
San Paolo in piedi sta lavorando e meditando nello stesso tempo… azione e contemplazione di Dio sono fondamentali nell’apostolato
Aquila ha una mano sulla spalla della moglie e un’altra al telaio, per indicare i due aspetti fondamentali di un uomo maturo: la capacità di amare e di lavorare. La mano sulla spalla della moglie ricorda che gli sposi devono rendere sempre nuovo e fresco il loro rapporto, perché il ruolo di genitori non deve far dimenticare la relazione sponsale. La presenza dello sposo dietro la sua sposa porta equilibrio anche nel rapporto tra la madre e il figlio. Continua a leggere su ChiesaCattolica.it>>
Per riflettere…
Discepoli e missionari
Non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» EG 120. Continua a leggere Evangelii Gaudium>>
Tessere relazioni
Me lo sono sempre immaginato dietro una scrivania tra mucchi di libri, con carta e penna in mano, con la grinta dell’inquisitore e la calma di un monsignore vaticano. Invece, leggendo qui sotto, devo immaginarlo che sgobba al telaio o in giro per il paese a fare consegne o al mercato a vendere. Era infatti un fabbricatore di tende…Chi l’avrebbe mai detto, san Paolo operaio tessile. Un uomo dalla stoffa giusta, capace di tessere relazioni forti. Leggi di più su lalocandadellaparola.it>>
Il luogo degli affetti
Insieme con la preghiera anche tentando coerenza con il Grande Comandamento dell’amore, io so che la mia energia e la mia speranza, la capacità di affrontare le difficoltà, sono legate al fatto di vivere e lavorare con molte persone che sono mie amiche e miei amici, agli affetti che nascono dall’accoglienza, al calore del volersi bene. Per me queste relazioni sono le proteine delle vita, un calore che scalda il cuore e tiene vivo il piacere di condividere progetti e imprese di solidarietà, di educazione, di testimonianza di fede. Non riuscirei a vivere senza questi umani “amore in corso”.
Io credo che la stessa possibilità di essere accogliente e capace di ascolto, la stessa disponibilità ne confronti delle persone che incontro, abbiano come premessa necessaria e insostituibile il fatto della sicurezza e del piacere di essere voluto bene e di voler bene ad un gruppo di uomini e donne che chiamo i miei amici, le mie amiche.
Del resto tutti sanno che per amare molte persone è necessario di amarne in maniera importante un numero limitato che diventa la tua famiglia, il tuo luogo degli affetti. Senza non si può. (da AA.VV. Il cuore del prete, ed. San Paolo)
La fraternità è il cuore della missione
In questa visione di Chiesa e prassi pastorale il nostro sacerdote è impegnatissimo a svolgere il suo vero ruolo, che è quello di servizio dell’Unità – senza il quale non ci sarebbe comunità cristiana – di coordinatore delle piccole comunità e formatore dei loro responsabili, di colui che esercita il ministero della sintesi. Ma tutto questo lo fa vivendo anche lui inserito in una piccola fraternità con laici che lo aiutano a sperimentare come tutti la vita di Comunione e Missione e a convertirsi. (da un testo a cura del Centro Fraternità Missionarie di Piombino)
Storie di fraternità preti e sposi
Diocesi di Milano:
Lucia, Marco e don Alberto, Parr. Sant’Eugenio, Milano>>
Manuela, Fabio e don Ambrogio, parr.Pentecoste, Milano>>
Marta, Paolo e don Mario, parr. sant’Alessandro, Albizzate VA, CP san Benedetto >>
Silvia e Giovanni, Santo Stefano, Nerviano MI, CP san Fermo>>
Costanza e Fabio, parr. di Peveranza VA, CP Santa Maria Assunta >>
In Italia:
Eleonora ed Emanuele, Parrocchia SS.Crocifisso, Ancona, Diocesi di Ancona>>