Rami, radici, terreno, un volo pindarico attraverso la biodiversità e la generatività per “rileggere” la missione a Km0.
I documenti che abbiamo utilizzato durante l’incontro. Il gruppo è stato ospite della parrocchia di Cambiago dove abitano Tiziana e Luigi>>:
Come le palme in piazza Duomo | Infografica fam km0
Gli spunti tratti dal pensiero di Paolo VI>>
Fraternità di Cairate-Peveranza-Boladello >> | Don Alberto Bruzzolo: Memoria e profezia- la fraternità missionaria dal 2001 a oggi>>
Risonanze – Che cosa ci nutre?
Gruppo Annuncio (giovani, famiglie, …)
– La preghiera in tutte le sue forme
– insieme ai preti, laici, gli amici, il gruppo con cui si fa attività
– Messa della Domenica come momento in cui costruire relazioni nella comunità e per ripartire.
– Lettura della Parola
– Affetto della gente
– Gruppo di appartenenza: cammini personali; percorsi spirituali (radici) fuori dalla parrocchia, liberi dall’organizzare; gruppi dentro la parrocchia dove si vive.
– Momenti significativi dentro la vita della comunità parrocchiale: convivenza giovani, ritiri, vacanze, …)
– Ascolto e relazione: giovani, famiglie
Gruppo Animazione del territorio
– il Battesimo, i sacramenti
– Appartenenza ecclesiale, in un percorso con ritmi precisi: ritiri spirituali, incontri,…
– Momenti significativi dentro la vita della comunità parrocchiale
– Il tempo per sé: rapporti umani fuori dal lavoro organizzativo, tempi di riflessione, …
– Le persone che si incontrano abitando la parrocchia, a messa o nella settimana
– Gli incontri delle famiglie missionarie a Km: fanno sentire che non siamo soli, è spazio di condivisione e di ricarica, che fa sentire confermati e confortati, parte di un cammino più ampio, della diocesi.
Desideri:
-essere più in comunione con il parroco e altre figure offerte dalla diocesi per allargare gli orizzonti
-ritrovare tempo per i propri percorsi spirituali (appartenenze)
– ritrovare tempo per la preghiera familiare
– trovare tempo per studio e formazione
– tenere vivo il senso di servizio alla Chiesa
Gruppo Scambio Vocazionale famiglia-prete-religiosi/e:
– Preghiera
– Quotidianità
– I momenti comunitari, soprattutto quelli conviviali.
– Fiducia che va crescendo tra noi (sai che puoi contare sull’altro)
– Essere supportati nelle scelte della famiglia (sentirsi accompagnati)
– Vita comunitaria
Fatiche
– Conciliare routine familiare con i momenti formali (formazione, approfondimenti,…)
Desideri:
– Dare una forma e capire quali sono i punti fermi dello stare insieme (qual è il minimo sindacale?)
Accoglienza:
– Relazioni: nel quartiere, a scuola, coi servizi sociali o con i referenti dell’accoglienza; con gli amici personali che ci fanno sentire sostenuti. In particolare quando, dentro queste relazioni, ci sono donate “parole buone”, la parola giusta che arriva al momento giusto.
– Preghiera
-pregare con i più vicini (fraternità) settimanalmente
– pregare con chi fa esperienze simili di accoglienza (mensilmente)
– lettura della Parola regolare
Abbiamo notato che se sono coinvolti nella fraternità preti o religiosi/e si è aiutati a tenere i ritmi della preghiera, con i giovani invece è più difficili ed è la famiglia a diventare trainante e – con fatica- a dover tenere il ritmo.
– Mangiare insieme: con la fraternità (settimanalmente), con gli ospiti accolti (mensilmente), con chi ci viene a trovare. La convivialità diventa uno spazio di ricarica e di pace non solo di condivisione.
– Condivisione e cura dei beni e degli spazi: Una forma di cassa comune, la gestione e la cura di spazi comuni, alcuni beni in comune che sono “di tutti” (giochi per bambini in cortile, oggetti per la casa, attrezzi,…)
– Lavorare insieme, fare un po’di fatica insieme per mantenere bello il luogo in cui siamo.