Diventare collaboratrice domestica e della ristorazione dopo eventi personali drammatici: la migrazione forzata, la tratta, una condizione di fragilità che sembra non lasciare prospettive. Questo è possibile grazie al progetto OD.RIS, che vede i percorsi di formazione “on the job” presso famiglie della diocesi. Alcune famiglie missionarie a Km0 hanno messo a disposizione la propria casa e per questi percorsi. Abbiamo raccolto gli esiti (donne e case ….splendenti!). Una sintesi:
Il progetto OD.RIS (Operatrice domestica e della ristorazione) è realizzato all’interno della campagna della CEI “Liberi di partire, liberi di restare”; è un progetto che consiste nella realizzazione di due percorsi di formazione il primo per Collaboratrici domestiche e il secondo per Operatrici della ristorazione, per donne straniere con alcune fragilità sociali e personali.
Il primo per Collaboratrici domestiche è quello attualmente in corso e realizzato in collaborazione con la Fondazione San Carlo che si occupa di inserimenti lavorativi per fasce deboli. Nella fase di ricerca di luoghi dove fosse possibile realizzare la formazione pratica (detta formazione “on the job”) si sono incontrate le diverse esigenze: quella di trovare famiglie disponibili a lasciar che le allieve “mettessero mano” alla propria casa e l’opportunità di avere un aiuto in casa per alcune famiglie missionarie a Km0 (con tanti impegni, i figli a cui badare, una casa con la porta sempre aperta e un certo passione nell’accogliere).
E’ così che le 80 ore di formazione “on the job”sono trascorse dando una mano in alcune “case-in-parrocchia” della diocesi.
In questo tempo, le allieve sono state accompagnate ad acquisire competenze specifiche ma anche a comprendere il funzionamento della vita domestica della famiglia italiana e le eventuali aspettative dei possibili datori di lavoro.
Questa esperienza è stata promossa dalla Conferenza episcopale, Caritas Ambrosiana e Fondazione San Carlo. E’ stata davvero un’occasione in cui mettere a frutto la rete tra progetti CEI, diocesi, Caritas e famiglie missionarie, in cui essere risorsa l’uno per l’altro.
Abbiamo raccolto alcuni rimandi dalle famiglie missionarie Km0 coinvolte.
…Senz’altro un esperimento da ripetere!
” In casa nostra è una bella presenza, piacevole e simpatica…”
“Fin da subito mi sono chiesta chi sta aiutando chi…”
“Uno sguardo impaurito e un po’ diffidente che piano piano si rilassa e cede spazio a risate e consigli reciproci di cura della casa.”
“Una presenza veramente preziosa! Uno sguardo attento e curioso di apprendere sempre cose nuove!”
“Il suo aiuto è prezioso non soltanto per tenere più pulita la nostra casa. I nostri bimbi sin da subito si sono impegnati ad accoglierla, preparando una merenda per lei. “