VoluntarItaly è il progetto della Dante Alighieri Society of Michigan che offre a giovani americani studenti di lingua italiana la possibilità di passare alcune settimane estive nelle diocesi di Mantova e di Milano partecipando all’animazione degli oratori estivi. Quest’anno hanno dato disponibilità per l’ospitalità dei ragazzi anche alcune parrocchie con Famiglie Missionarie a Km0.
Mark, Marie, Genevieve, Sophia, Miguel, Olivia, questi alcuni dei ragazzi from USA che hanno partecipato agli oratori estivi della diocesi di Milano. Sono arrivati in Italia da diverse zone degli Stati Uniti: Arizona, Michigan, Chicago, .. Abbiamo raccolto qui foto e vissuti di queste settimane in cui le FM Km0 a Milano, Nerviano, Varese, Cairate sono diventate un po’ più multilinguistiche e multiculturali.
L’esperienza è stata per tutti positiva, un’opportunità di scambio da tanti punti di vista: la lingua, la cultura, le capacità personali, gli stili di vita e anche l’approccio alla fede o il rapporto con la Chiesa.
Nell’animazione in oratorio c’è chi si è messo subito in gioco con la chitarra in mano o con le proprie capacità artistiche, chi ha proposto giochi e bans “american-style”. Sono nate anche relazioni belle con gli animatori o con i bambini mischiando magari italiano e inglese. Ci sono stati anche momenti di fatica in cui aiutarsi a “entrare” nello stile dell’oratorio italiano, una realtà piuttosto unica e inedita. Non sono mancati cibo italiano, gelati e visite turistiche formato famiglia: a Milano, a Varese…. e fino a Maranello a vedere “la rossa”.
Le attitudini personali, i tratti del carattere e i diversi livelli di competenza nella lingua italiana hanno certamente fatto la differenza, ma per tutti l’incontro è stato un arricchimento. E’ stata un’occasione per rileggere con gli occhi dell’ospite la propria realtà e riscoprire le bellezze che abbiamo: la qualità e la bontà del cibo, la bellezza dei luoghi, l’atteggiamento accogliente delle persone, il volto plurale e familiare delle comunità parrocchiali. Allo stesso tempo i ragazzi hanno riportato alcuni limiti rispetto alla loro realtà di origine: l’arretratezza “tecnologica e organizzativa”, un diverso senso della regola (che per noi è semplicemente un’indicazione, non un obbligo), la poca indipendenza dei giovani coetanei, che per la maggior parte sono ancora “mantenuti in casa” e impossibilitati ad avere l’opportunità di una indipendenza abitativa ed economica.
Anche il background spirituale dei ragazzi non era omogeneo: chi era cattolicissimo, chi più “sulla soglia”, chi di un’altra confessione cristiana. Abitare dentro una canonica insieme alle Famiglie Missionarie a Km0 ha suscitato curiosità ma anche interrogativi e riflessioni sullo stile che una famiglia può scegliere e sullo stile che la Chiesa può esprimere.
Per tutti l’Italia è stata comunque una casa accogliente… e qualcuno ha anche iniziato a sognare di mettere radici in Europa.
La promessa, un po’ per tutti, è quella di mantenere i rapporti scambiandoci messaggi sui social. Certamente partecipare a VoluntarItaly è per certi aspetti impegnativo, però la fatica di gestire l’incontro è ripagata dal bene che genera sia in chi è venuto a “dare” sia in chi si è reso disponibile all’accoglienza. Si ritorna alla propria vita ordinaria ricchi della diversità dell’altro e della novità che ha portato con sè. Davvero “della Gloria del Signore è piena la terra”.
Testimonianze e immagini
In famiglia:
Presentazioni in famiglia: “Adesso arriverà questo ragazzo che starà in casa nostra per un po’ e darà una mano in oratorio” E la più piccola dei figli: “Bello …adesso lui diventa un nostro nuovo fratello!”
Sono nate un sacco di domande sugli oratori, sui preti e sulla vita “in diaconia”.
Si è parlato un po’ di cultura e tradizioni, abbiamo trovato punti in comune ma anche stili di vita diversi. Abbiamo però trovato a tavola una preghiera comune: il canto “the Lord is good to me…”
In oratorio:
È stata un’esperienza positiva, “una ventata di novità” sia per la nostra piccola esperienza di accoglienza, sia per il servizio in oratorio. Le ragazze si sono lasciate coinvolgere nell’animazione… sia con i bambini sia con gli animatori. Ci hanno regalato alcune attività/giochi americani …e hanno creato grandi legami con gli animatori!
Potersi confrontare quotidianamente con “un altro punto di vista” ci ha fatto riscoprire quello che noi diamo per scontato. Le più significative che ci sono state fatte notare sono: la bellezza dell’Italia, la bontà del cibo, la cordialità delle persone e le molte occasioni di socializzazione.
Non è stato facile affrontare il gap linguistico ma ha fatto progressi velocemente e non è stato difficile buttarsi nelle attività dell’oratorio, ieri hanno firmato tutti una maglietta dell’oratorio come saluto finale.