Erika e Matteo, con Elena e Gabriele, a Settembre hanno fatto il loro ingresso a san Biagio, parrocchia della CP Ascensione di Monza, come Famiglia Missionaria a Km0. Prendono il testimone da Annalisa e Franco che hanno vissuto a san Biagio diversi anni e adesso continuano il loro servizio presso la comunità di Sant’Eurosia a Cesano Maderno.
Condividiamo qui le riflessioni di Matteo e Erika e la lettera di invio del Vicario di Zona, mons. Luciano Angaroni.
Erika e Matteo, con i loro figli, si presentano alla Comunità Pastorale
KM 3, 2, 1…..0
Da piccoli guardavamo i cartoni animati: c’era chi giocava a calcio, chi a pallavolo, chi a golf…e ancora chi combatteva il male, chi viaggiava nell’universo…e funzionava un po’ cosi: quando vedevi qualcosa di bello, qualcosa che ti piaceva, scattava in te il pensiero: vorrei anch’io essere così, vorrei saperlo fare anch’io….
Eccoci allora: siamo Erika e Matteo, mamma e papà di Elena e Gabriele, e siamo la famiglia che nel giro di qualche settimana verrà a vivere in oratorio a San Biagio.Perché?
Perché crediamo di essere chiamati a qualcosa di grande, e quest’occasione è forse quella che meglio può essere incorniciata dalla frase di San Giovanni Paolo II: “prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”.
Siamo di quelli a cui tanto è stato dato…e ancora di più siamo chiamati a dare.
Non è una scelta per bisogno.
Non è una scelta per amore del brivido, per inquietudine.
Non è una decisione per necessità.
È l’occasione, la scelta, la volontà di far qualcosa di grande.
Ci accompagna il gruppo delle famiglie missionarie a km 0: gente bella, genuina, che racconta, ascolta e che non ha paura di mettersi in gioco.
Ecco, questo è quanto abbiamo visto e ci ha conquistato.
Saremo segno di presenza, testimonianza, semplice, quotidiana, a disposizione della Comunità.
Lì principalmente per stare ed essere, piccola comunità, parte di una grandissima.
Torniamo ai cartoni animati e proviamo a metterli da parte, proviamo a diventare grandi… tenendo presente ciò che siamo, mettendo insieme follia e lucidità.
Abbiamo custodito questa scelta a lungo: maturata, messa in discussione, accantonata, poi riplasmata nuovamente fino a questi giorni.
Sarà un cambiamento importante in tutto… noi siamo di San Rocco, 3 km da qui, conosciamo quasi tutti, salutiamo gente in bici, auto, bus e a passeggio in ogni via del quartiere e sentiamo forte questa appartenenza.
E qui scatta il pizzico di follia, un briciolo di lucidità e un sereno affidamento.
Ci affidiamo a voi, nell’accoglienza quotidiana, nella semplicità e nella preghiera.
Faremo lo stesso.
Vi chiediamo di accompagnarci e di camminare con noi lungo queste nuove strade.
I nostri piccoli, Gabri ed Elena brillano all’idea: il primo per i campi da gioco, la seconda per il bar praticamente in casa.Non hanno paura.
Noi forse un poco.
Ma anche qui, le parole di San Giovanni Paolo II risuonano a gran voce: “non abbiate paura!”.
Un grazie fin da ora: per l’accoglienza, che da parte di don Umberto e don Alberto è già viva da un pezzo, e che anche Franco e Annalisa non ci hanno fatto mancare, per gli incontri che accadranno, per i caffè presi, per il tempo speso insieme, per le esperienze che ci attendono, e per tutto quello che sarà…grazie!
Matteo, Erika, Elena e Gabriele