Il giornalista Claudio Urbano ha provato a fotografare per il mensile diocesano “Il Segno” l’esperienza delle Famiglie Missionarie a Km0 raccogliendo interviste e foto dal gruppo.
Un articolo corale che grazie alla voce di coppie (e figli) diverse per età, cammino di chiesa ed esperienza “in canonica” dipingono la pluralità e la ricchezza del gruppo. Un grazie a chi ha intervistato e a chi si è fatto intervistare e ha dato voce alle 27 famiglie residente e alle 4 “in trasloco” quest’estate.
«La nostra presenza voleva dire trovare una luce accesa, una porta aperta; sapere che, se avevano bisogno, potevano suonare il campanello. Anche se nessuno è mai stato invadente. Abbiamo forse trasmesso l’idea che si può vivere la fede nel quotidiano, in modo familiare, e non solo partecipando ad appuntamenti o a qualcosa da fare».
« Il loro segreto è forse aver compreso che la propria scelta di missionarietà, per quanto personale, si inserisce in un percorso ecclesiale. E che, proprio per questo, assume un valore più grande, per tutti. «Mi colpisce la loro fiducia nella Chiesa», riconosce monsignor Bressan. Verso il Giubileo, il Papa ha chiesto di tornare ai testi del Concilio, che hanno rinnovato la Chiesa. Così Bressan guarda al futuro: «Proprio queste famiglie possono essere il laboratorio di una Chiesa che rinnova il suo volto».