All’inizio un sogno
Tutto nasce nel 1997 da un sogno di due persone (che poi diventeranno marito e moglie).
Un sogno che aveva un duplice intento: recuperare uno spazio abbandonato ma che avesse una storia spirituale, proporre dei percorsi di spiritualità incentrati su una stretta relazione con la vita ordinaria.
Il soffio dello spiritoLa Diocesi di Cuneo, nelle persone del Vescovo Mons. Aliprandi del Vicario generale Mons. Agamennone e del parroco di Boves Don Gianni Riberi, crede e dà fiducia a quel sogno che passo dopo passo diventa realtà. Continua a leggere sul sito>>
Maria Grazia e Umberto Bovani animano un centro di spiritualità domestica di Sant’Antonio di Boves non lontano da Cuneo.
«Nel 1996, mentre eravamo ancora fidanzati, l’allora vescovo Carlo Aliprandi ci diede fiducia, concedendoci per quarant’anni in comodato d’uso il Santuario, che era in avanzato stato di degrado. Ce ne siamo presi cura, venendoci ad abitare e proponendo poi attività di formazione spirituale legate all’esperienza di sant’Ignazio».
Oggi il centro offre corsi ed esercizi spirituali per coppie o per gruppi, ma anche per singoli. «L’aggettivo “domestico” dice la “domesticità” che si respira qui, sia perché noi per primi viviamo una normale dinamica di famiglia, lavorando entrambi come insegnanti e avendo tre figli, sia per lo stile delle nostre proposte». Nel tempo la casa si è radicata, si è creato un ampio giro di famiglie, è cresciuto l’impegno ma anche la fatica, «tant’è che stiamo riflettendo su come conciliare le diverse esigenze e su quale sviluppo potrà avere la nostra esperienza. Confidiamo che il Signore ci indichi la via».
Se c’è una cosa che la spiritualità famigliare insegna è che davvero il «travaglio» non finisce mai. Leggi l’intervista pubblicata su Credere >>
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