Pietro e Andrea sulla riva, “convocati” da Gesù. Oggi, primo incontro della diaconia riscopriamo il nostro “essere convocati” dall’amore del Signore per ognuno di noi.
Il Signore, colui che ci fa crescere nell’amore, nel dono, nella vita, facendoci compiere dei passaggi, oggi ci convoca qui …
prendo consapevolezza che siamo, sono un convocato/a
Canto: Laudate omnes gentes, laudate Dominum,
Salmo 8 (cori alterni)
2 O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
3 Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
4 Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
5 che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
6 Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
7 gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
8 tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
9 Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
10 O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Ci prendiamo un tempo per dire la gratitudine di questa convocazione, di questa avventura che stiamo vivendo insieme…
Lettura dal Vangelo di Marco 1, 16-18
Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: “Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Pietro è passato attraverso questi passaggi, come figura di quello che ciascuno di noi ha vissuto, più volte, nella sua vita, non solo nel rapporto personale con Dio, ma anche nella propria famiglia, nel lavoro, in ogni esperienza che l’ha fatto crescere nel tempo.
Passaggi che ci è chiesto di vivere come discepoli che desiderano seguirlo.
Preghiamo insieme:
Signore Gesù,
aiutaci ad essere Chiesa
che incarna il tuo stesso stile:
uno stile capace di educare l’uomo di oggi
alla vita buona del Vangelo,
uno stile capace di uscire
verso le periferie esistenziali e della storia,
per annunciare a tutti la Buona Notizia.
Aiutaci ad essere Chiesa
che sa abitare ogni luogo,
ogni circostanza,
ogni trasformazione culturale, sociale…
capace di vicinanza e partecipazione
alla vita di ogni fratello…
soprattutto del più povero.
Aiutaci ad essere Chiesa
che attingendo dalla vita liturgica, dai sacramenti
e dalla preghiera personale,
sa trasfigurare la propria e altrui umanità
attraverso la carità.
Signore Gesù,
solo imitando te – Uomo nuovo –,
saremo Chiesa
che testimonia il volto di Dio.
Amen
Preghiera dal convegno ecclesiale di Firenze 2015
Benedizione
L: Signore, apri i nostri occhi alla tua presenza,
apri i nostri orecchi alla tua chiamata.
T: Apri i nostri cuori al tuo amore.
L: Fa’ che sappiamo aprire le nostre braccia al prossimo,
fa’ che sappiamo aprire il nostro cuore allo straniero,
fa’, o Signore, che sappiamo accogliere Te, oggi e sempre.
T: Apri i nostri cuori al tuo amore.
L: Fa’ che sappiamo rimanere in ascolto di ciò che lo Spirito suscita
T: Apri i nostri cuori al tuo amore.
L: Fa’ che sappiamo vivere con gioia la missione a cui ci chiami
T: Fa’, o Signore, che sappiamo amare la tua Chiesa e custodirla nella speranza.
Celebrante: Andate in pace per amare e servire il Signore.
T: Rendiamo grazie a Dio.