Un articolo di Paolo Affatato sul giornale Vaticano per raccontare l’esperienza di Elisabetta ed Eugenio Di Giovine, dal Venezuela alla Chiesa sussidiaria di San Giuseppe Artigiano a Bollate (Mi).
Elisabetta ed Eugenio, Bollate>> | L’articolo completo su L’Osservatore Romano>>
Una citazione dall’articolo:
Lo spirito della famiglia Di Giovine oggi — accanto ad altre che in diverse regioni d’Italia stanno sperimentando questa singolare esperienza pastorale di missione a chilometri zero — è «essere “Chiesa in uscita”, testimoniando in semplicità il Vangelo in mezzo alla gente che quotidianamente incontriamo. Siamo marito e moglie, siamo padre e madre — proseguono i coniugi — viviamo le stesse gioie e le stesse fatiche: ciò crea quella prossimità che pone basi di fiducia. La gente si avvicina, ci cerca per chiederci di Dio a partire dai problemi quotidiani, dalla concretezza della vita».
Per richiamare i fedeli in quegli spazi, allora, non basta più “suonare le campane”, ma «bisogna essere canali della grazia perché Dio tocchi i cuori. Donare l’amore di Dio è compito anche di quanti, come noi, vivono direttamente le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dell’umanità del nostro tempo, soprattutto di coloro che soffrono». Quell’annuncio di bellezza, di salvezza, di amore, promana, lieve e discreto, dai visi dei coniugi nella parrocchia di Bollate, per raggiungere quanti Dio metterà sul loro cammino.